L’associazione

L’Associazione culturale “’O quarantotto” è una organizzazione non lucrativa di utilità sociale, finalizzata alla promozione della cultura, dell’arte e dell’artigianato. In particolare l’Associazione è nata per promuovere - attraverso tutte le forme d’arte - lo sviluppo sociale, la tutela delle fasce deboli e a rischio (migranti, donne, detenuti,..), lo sviluppo ambientale e urbano (sprawl, gentrification, turismo etico,..), l’integrazione sociale. L’Associazione promuove l’interscambio e la solidarietà socio-culturale tra soggetti di nazionalità differenti, senza pregiudizi ideologici, religiosi o di altro genere. Promuove l’intervento sociale attraverso le diverse forme di arte, realizza prodotti, interventi e azioni culturali e artistiche che possano contribuire allo sviluppo sociale e culturale, al contrasto della povertà, del degrado urbano e ambientale, al recupero e all’integrazione di fasce sociali deboli. Valorizza espressioni culturali e artistiche di vario genere.
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Babylon Ring

Babylon Ring è il suono creato dal mescolarsi delle diversità, il rumore della città. Perché lo spazio abitato non è mai silenzioso, solo le città fantasma lo sono. Ring è l’anello che richiama l’unione e la fiducia, ma è anche lo spazio dedicato alla lotta corpo a corpo nel pugilato. Infine, per chi affonda le radici negli studi antropologici, richiama il Kula Ring, il complesso sistema di scambio cerimoniale di doni e contro-doni, fonte di stabilità sociale e politica nelle isole del Pacifico (B.Malinowsksi, 1922).
Negli ultimi anni sono cambiate molte cose nelle città europee. Questo progetto e le storie che raccoglie rendono visibili tali processi e li interpretano, restituendo al pubblico la realtà attraverso lo specchio dell’arte. Nel farlo, costruisce una rete sul territorio che da Roma si estende all’Europa. Le migrazioni mutano le città. Affiorano identità multiple, emergono nuove identità. Quando la crisi incalza, le comunità e le città rischiano di sgretolarsi intimorite. E’ quello che accade alle città europee e alla stessa idea di Europa. Si smarrisce la fiducia, il coraggio di cercare altro fuori e dentro di sé, la libertà di creare e la capacità di tessere relazioni, tutto quello che consente all’individuo, alle comunità e alle città di immaginare il proprio futuro. Baylon Ring è ispirato alla vita di donne provenienti da diverse città del mondo-attratte dal mito dell’Europa. Il materiale biografico e interpretativo – raccolto nel corso del lavoro Strane Straniere art&anthropology project- viene rielaborato in un racconto più ampio. I personaggi, gli spazi e le relazioni entrano nella finzione e assumono una dimensione metaforica che ha sullo sfondo i mutamenti avvenuti in Europa negli ultimi trent’anni. Se Strane Straniere, pur utilizzando lo sguardo dell’arte, si era mantenuto aderente alla realtà, Babylon Ring la riscrive attraverso il romanzo. I personaggi, gli spazi e le relazioni entrano nella finzione e assumono una dimensione metaforica che ha sullo sfondo i mutamenti avvenuti in Europa negli ultimi trent’anni.
L’incontro casuale con una intrigante donna straniera dalla storia insolita, spinge la protagonista alla ricerca di altre storie. In una di esse troverà la chiave che le indicherà il termine del viaggio. Saranno dodici le storie, il numero dell’unità e della trasformazione, della forza di essere liberi e coraggiosi, il simbolo di un nuovo inizio. L’intero progetto si connota ancora come pratica sociale. Il pubblico incontra i personaggi e le donne reali che li hanno ispirati. Le performance potranno essere ospitate nelle varie città europee adattandosi ai diversi contesti nazionali.
“In queste storie ci sono i valori che smarriamo: la diversità, la solidarietà, la dignità, la tolleranza, l’inclusione, ma soprattutto c’è una strategia di reazione che non lascia spazio agli estremismi, alle rotture o alle negazioni assolute, alle distanze insormontabili. Sentivo che oltre a rompere lo stereotipo del migrante, il materiale raccolto potesse dire altro, mi chiedesse di andare oltre. Sono partita dall’immagine metaforica della bandiera europea e dai ritratti delle donne, ho mescolato realtà e finzione e, come accade nella scrittura, i personaggi sono andati avanti da soli. La diversità è uno specchio, si può decidere di guardarvi dentro o di evitarlo. Io ho scelto di attraversarlo…” (M.A.Mariani, Cerimonia di premiazione Altiero Spinelli Prize, Bruxelles 20 Giugno 2018)

Nel 2018 Babylon Ring ha vinto il Premio Altriero Spinelli della Commissione Europea.
Babylon Ring. Arte Antropologia e Pratica Sociale (di Maria Antonietta Mariani) è stato pubblicato in ”Città Come Cultura. Processi di Sviluppo” a cura della Fondazione MAXXI, Roma 2019 ISBN 978-88942824-6-7

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